Domenica 20 luglio 2014 è una data che rimarrà nella storia, ne sono certa. Dal mattino alla sera, qui a Bassano c’è TerraChiAma, un evento per tutti, a sostegno della libertà, anzi della sovranità alimentare. Lo organizza un gruppo di ragazzi, tutti giovanissimi, che da circa un anno lavora per sensibilizzare il territorio del bassanese sul tema degli ogm. Hanno organizzato incontri, serate di approfondimento, una cena spettacolare (io c’ero, assieme ad altre 220 persone!) per raccolta fondi in vista di un convegno allargato alle diverse posizioni sullo spinoso tema degli organismi geneticamente modificati. E ora una vera e propria opera d’arte in 3 atti. Loro sono veri appassionati di agricoltura, è gente che si sporca le mani.
Vi racconto in breve cos’è TerraChiAma: c’è un campo, 2 ettari circa, che appartiene ad una fondazione della zona, momentaneamente incolto, libero ma stretto tra i cantieri della superstrada pedemontana e i nuovi centri commerciali, un lembo di terra ancora salvo dalla speculazione e dalla tracotanza. Questi ragazzi, coinvolgendo associazioni, rappresentanti politici, persone comuni, un paio di mesi fa hanno fatto l’azione più semplice e importante: la semina, il 1° atto. Una semina collettiva, fatta a mano, senza alcun fine se non quello di far sì che quella terra tragga nutrimento.
I piedi nella terra per seminare un sorgo sudanese, utilizzato per la tecnica del sovescio, che in poco più di due mesi ha superato i 2 metri di altezza. Attenzione però: le cose grandi crescono in silenzio.
Appena possibile, il 2° atto: nel campo di sorgo è stato tracciato un labirinto, con passaggi e stanze, creato sulla base di un disegno ben preciso.
E ora è il momento del 3° atto: la festa, la condivisione, la presenza, l’alleanza, in nome della terra, l’impegno a non violare la sua generosità, a non riversarle addosso altro male.
Domenica 20 luglio a TerraChiAma ci sarà un po’ di tutto: associazioni, gruppi informali, persone con competenze e passioni (le più disparate) arricchiranno la giornata nelle stanze del labirinto vegetale con tutto ciò che possono offrire. Non vi perderete, nel labirinto, anzi forse potrete trovare nuove chiavi :-): creare con l’argilla, batik su seta e colorazione di tessuti, telaio, giochi, stampe su t-shirt, apicoltura, orticoltura, scambio di semi e poi yoga, tai chi, narrazione teatrale, tantissima arte e musica come se non ci fosse un domani.
Attenzione: dalle 18 alle 19 spettacolo teatrale a misura di bambini.
Si pranza al sacco, ci sarà spazio per parcheggiare per chi usa mezzi a motore, e si potrà mangiare all’ombra.
Ah dimenticavo: ci sarò anch’io con Nutrire Significa Educare, l’associazione di cui sono orgogliosamente socia; io e Patrizia terremo dei laboratori sulla pasta madre e la panificazione naturale con possibilità di prendere un pezzo di pasta madre, pluricontaminata e centenaria!
Per tutte le informazioni consultate il volantino qui
